

P0NTI
Mondi diversi possono assumere altre forme e valore quando connessi da relazioni di affinità, reciprocità, sostegno e mutuo apprendimento. Analizzare come rispondere alla crisi dell’isolamento e della marginalizzazione (es. geografico, economico, sociale) con pratiche dinamiche di costruzione di vincoli, connessioni, “ponti”, è lo scopo di questo percorso tematico.
Negli incontri previsti, esploreremo le differenti modalità di creazione e consolidamento di tali connessioni messe in atto dai vari collettivi che ospiteremo. Partendo dalla pratica dell’abitare, al fine di riempire i vuoti degli spazi al margine, analizzeremo quella del narrare, per restituire voce a luoghi e vite silenziate, quella dell’accogliere e del condividere saperi e risorse per resistere alle crisi che verranno, e quella del vivere nomade, per intessere reti di mutualismo tra territori. Il percorso, assumendo anche il meta-ruolo di connettore tra gli altri percorsi tematici del camp, convergerà nell’elaborazione collettiva di una fanzine come ode alla relazionalità e all’interconnessione radicale.
W0RKSHOP
Workshop 1
Costruire ponti attraverso la pratica del narrare e condurre ricerca azione
Il collettivo Boschilla, attraverso progetti multimediali quali il libro “Ragnatele. Un viaggio fra i paesi abbandonati dell’Appennino” e il docu-film “Entroterra. Memorie e desideri delle montagne minori”, celebra la pratica del cammino e dell’attraversamento lento per conoscere, studiare e raccontare la complessità e la polifonia dei territori con chiavi narrative nuove. Nell’incontro, ci parleranno inoltre della Scuola di Ecología Politica in Montagna e del percorso di ricerca-azione sul territorio di Castiglione dei Pepoli, nell’appennino bolognese: ulteriori pratiche di riflessione sul nesso tra le dinamiche globali e locali e sulle possibilità di costruire comunità nelle terre alte.
Workshop 2
Costruire ponti attraverso la pratica dell’ospitare e del formare
NEO, progetto del collettivo Montagne in Movimento, è una scuola immersiva di attivazione di comunità e transizione ecologica che vede nei paesi montani fertili terreni di sperimentazione per transizioni socio-economico-ecologiche radicali. La scuola, ospitando i partecipanti nei territori oggetto di studio, applica approcci partecipativi, interdisciplinari e trasformativi per formare figure professionali e non capaci di ingaggiare, accompagnare, attivare e partecipare ai processi di transizione intrapresi dalle comunità locali.
Workshop 3
Costruire ponti attraverso le pratiche dell’abitare temporaneo e del cammino
In questa sessione, si vuole stimolare un confronto sulle differenti forme di abitare territori interni e sul cammino come pratica di appartenenza. A partire da una ricerca su modalità più o meno itineranti di recupero, di riuso, di ritorno, Corale Preci riflette su una forma di abitare temporaneo ma radicato, esplorativo e sperimentale, che si propone come motore di ricostruzione della vita sociale e comunitaria del comune di Preci a seguito del terremoto del 2016.
Workshop 4
Costruire ponti attraverso la pratica del nomadismo urbano-rurale
L’identità territoriale non si crea per condivisione passiva di un territorio, ma deriva da un’azione sociale, dall’agire in comune di soggetti nella costruzione di progetti collettivi, dalla mobilitazione dei gruppi, da un processo di costruzione collettiva del livello locale. Le esperienze della Rivoluzione delle Seppie, di Borgofuturo e di Inabita – Laboratorio Territoriale, mostrano come interconnessioni di risorse e pratiche tra territori urbani e rurali sono capaci di generare progetti che possono cambiare le sorti di aree marginali e periferiche. Il nomadismo, qui inteso come fenomeno sociale emergente in quest’era di ipermobilità e internazionalità delle relazioni, in contrasto con la più drastica migrazione del passato, è visto come un fattore determinante per lo scambio di esperienze ed energie tra territori che, seppur distanti tra loro, sono accomunati dalla visione dei soggetti che li vivono.
Workshop 5
Scrittura collettiva sulle periferie del linguaggio e sulla prosa silvestre con Jose Manuel Guasco Vital
A chiusura di un percorso votato alla costruzione di ponti tra realtà affini, quest’ultimo incontro vuole portare l’obiettivo a un livello meta collegando i tre percorsi del camp in un lavoro di scrittura collettivo che prenderà spunto da incursioni in specifici momenti degli altri percorsi tematici effettuate secondo una metodologia situazionale, partecipativa e giocosa finalizzata alla sfida delle convenzioni sociali, quali il linguaggio, l’estetica o le ritualità.