In quest’epoca inventarsi un mestiere è cosa diffusa, ma quello scelto da Franco Arminio non è da tutti. Niente app o strumenti digitali: basta osservare, capire, interpretare il paese in cui ci si trova. Il paesologo, una sorta di antropologo del centro urbano, si muove tra le mura del borgo, nelle case abbandonate, sulle strade dissestate dove tutto ha avuto inizio. Il paesologo cerca un paese, ma alla fine è il paese che lo trova, che gli dice qualcosa su di lui che nessuno sa dirgli, perché ogni borgo è diverso dall’altro e per questo regala esperienze non replicabili.Il paesaggio è il volto amato della patria
John Ruskin
Il festival offre un passaggio di questa indagine, grazie all’incontro con Franco Arminio e con un’imprenditrice d’eccezione, Lorenza Cappanera di Marche Country Homes. Un’occasione per rifletteresul patrimonio ambientale e sociale di piccoli borghi come Ripe San Ginesio, cercando di immaginarne possibili evoluzioni, ispirate dall’esperienza già in essere a Borgofuturo.
Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia, nell’Irpinia orientale. Maestro elementare, poeta, scrittore e ‘paesologo’ è autore di numerosi libri, Collabora con il Manifesto, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno e altre testate nazionali e locali.
Lorenza Cappanera racconta e “vende” le colline delle Marche. Da imprenditrice, seleziona e restaura case di campagna nel rispetto del loro valore storico e del paesaggio in cui sono inserite, proponendole sul mercato.
Modera l’incontro lo scrittore e critico Manuel Orazi, della casa editrice Quodlibet.
Esposto, come un lenzuolo abbandonato, allo stesso vento, alla stessa neve, il paese è un teatro: è il luogo dove Dio, la morte e la poesia si danno convegno perché altrove non li vuole nessuno. Stanno qui, ospiti clandestini della piazza. Alberi lampioni e panchine a cui nessuno fa più caso
Franco Arminio